Category Archives: Arte Internazionale

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Frida Kahlo “Il caos dentro”, alla Fabbrica del Vapore

Arte Rivista – Milano

E’ approdata a Milano la mostra “Frida Kahlo – Il caos dentro”, un percorso che dà l’opportunità di osservare da vicino la vita e le opere di Frida, la pittrice messicana più celebre del XX secolo.

Un vero e proprio viaggio a 360 gradi nel mondo di Frida Kahlo, che immerge il visitatore nella vita della regina dell’arte messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana e spirituale.

La mostra, visitabile negli spazi della Fabbrica del Vapore fino al prossimo 28 marzo, è suddivisa in diverse sezioni: dalla riproduzione minuziosa di alcuni ambienti della Casa Azul, all’esposizione di collane, orecchini e ornamenti propri della tradizione che hanno impreziosito l’abbigliamento di Frida. Nella sezione “Frida e il suo doppio” sono esposte le riproduzioni dei più famosi autoritratti che Frida realizzò nel corso della sua carriera artistica.

Al piano superiore la mostra prosegue con una sezione dedicata a Diego Rivera, dove sono proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito. Una stanza è invece dedicata alla cultura e all’arte popolare in Messico, che tanta influenza ebbero sulla vita di Frida. In mostra anche una straordinaria collezione di francobolli da tutto il mondo, dove Frida è stata effigiata.

Il percorso comprende anche l’opera originale di Frida del 1938 “Piden Aeroplanos y les dan Alas de Petate” (“Chiedono aeroplani e gli danno ali di paglia”) e sei litografie acquerellate originali di Diego Rivera. Chiude la rassegna una sala multimediale 10D che combina video, suoni ed effetti speciali, un’esperienza sensoriale di realtà aumentata molto emozionante, adatta a grandi e piccoli.

Un’esperienza sensoriale spettacolare ed emozionante che mette tutti in contatto con lo straordinario mondo dell’artista-icona.

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Tomoko Nagao – Women in pop alla Galleria Vik

Arte Rivista – Milano

Con la mostra personale dedicata all’artista giapponese Tomoko Nagao, riprende l’attività di Galleria Vik Milano, l’incredibile hotel di lusso nidificato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele.

Dopo i mesi di fermo dovuti al lockdown, Galleria Vik è quindi di nuovo operosa, non solo come luxury hotel ma anche e soprattutto come contenitore d’arte e di cultura. L’hotel si presenta infatti come un vero e proprio museo di arte contemporanea con tanto di curatore che si è occupato delle scelte e dell’allestimento, Alessandro Riva. Una selezionata cricca di prim’ordine di artisti italiani e internazionali, sono stati lasciati liberi di esprimersi in ogni stanza con opere site-specific che dalle pareti sconfinano sulle testate dei letti e perfino sui mobili del bagno.

Oltre a poter soggiornare in una stanza d’artista, l’hotel offre la possibilità di visitare la galleria d’arte situata al secondo piano, che presenta il lavoro di artisti italiani e internazionali. La prima mostra del dopo lockdown è dedicata alla produzione più recente dell’artista di
origine giapponese ma da anni stabilitasi in Italia, Tomoko Nagao.

Tomoko Nagao è tra i più interessanti esponenti del new pop nipponico. All’interno delle sue opere i confini tra arte classica e nuovi valori della cultura pop si assottigliano a tal punto da creare una profonda contaminazione. La sua filosofia si basa su una critica al consumismo di massa e ai disastri ambientali.

La mostra alla Galleria Vik, curata da Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, si intitola Women in Pop, e allude alla scelta delllta dell’artista di fornire uno sguardo esplicitamente femminile sulla società contemporanea. La critica sociale, soprattutto relativa all’invasività di marchi di multinazionali nella nostra vita, è sottile e ironica, sempre contenuta all’interno di una cornice estremamente pop e divertita.

La mostra sarà visitabile dall’8 ottobre al 15 novembre 2020.

 

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Obey, la grande mostra a Palazzo Ducale di Genova

Arte Rivista – Genova

Dal 4 luglio e fino al prossimo 1 novembre Palazzo Ducale di Genova dedica un’antologica a Obey, il celebre street artist statunitense.

La mostra, curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, si intitola Obey fidelity. The art of Shepard Fairey ed è una raccolta delle opere più rappresentative dell’artista statunitense, classe 1970. Tra le opere in mostra alcune immagini iconiche, come la celeberrima Hope in cui Obey raffigurò, nel 2008, il futuro Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama. Il ritratto divenne talmente famoso da entrare a far parte della collezione permanente della National Gallery di Washington.

La donna, l’ambiente, la pace, la cultura: sono questi i quattro pilastri della mostra quasi monumentale dedicata a un interprete dei linguaggi metropolitani che ha sempre avuto un ruolo nel dibattito in riferimento alle grandi questioni, dal tema razziale al pacifismo, fino all’ecologia.

Nel percorso espositivo ci sono anche serigrafie e litografie (provenienti da collezioni private) a sfondo politico e sociale, come We the people – defend dignity, una grafica politica in risposta diretta al sentimento xenofobo, razzista e anti-immigrati che contraddistingue la presidenza Trump.

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Christo ci lascia, ma la sua arte continuerà a vivere

Arte Rivista – New York

Oggi, domenica 31 Maggio 2020 si è spento l’artista Christo Jadimirov Javacheff. Meglio noto come Christo, passato a miglior vita nella tranquillità di casa sua a New York, ne danno l’annuncio sui suoi canali ufficiali.

Di sotto il testo originale.

STATEMENT ON CHRISTO
May 31, 2020

Artist Christo Vladimirov Javacheff, known as Christo, passed away of natural causes today, on May 31, 2020, at his home in New York City. He was 84 years old.

Statement from Christo’s office: “Christo lived his life to the fullest, not only dreaming up what seemed impossible but realizing it. Christo and Jeanne-Claude’s artwork brought people together in shared experiences across the globe, and their work lives on in our hearts and memories.

Christo and Jeanne-Claude have always made clear that their artworks in progress be continued after their deaths. Per Christo’s wishes, ‘L’Arc de Triomphe, Wrapped’ in Paris, France, is still on track for September 18 – October 3, 2021.”

Christo was born on June 13, 1935 in Gabrovo, Bulgaria. He left Bulgaria in 1957, first to Prague, Czechoslovakia, and then escaped to Vienna, Austria, then moved to Geneva, Switzerland. In 1958, Christo went to Paris, where he met Jeanne-Claude Denat de Guillebon, not only his wife but life partner in the creation of monumental environmental works of art. Jeanne-Claude passed away on November 18, 2009. Christo lived in New York City for 56 years.

From early wrapped objects to monumental outdoor projects, Christo and Jeanne-Claude’s artwork transcended the traditional bounds of painting, sculpture and architecture. Some of their work included Wrapped Coast, Little Bay in Sydney, Australia (1968–69), Valley Curtain in Colorado (1970–72), Running Fence in California (1972–76), Surrounded Islands in Miami (1980–83), The Pont Neuf Wrapped in Paris (1975–85), The Umbrellas in Japan and California (1984–91), Wrapped Reichstag in Berlin (1972–95), The Gates in New York’s Central Park (1979–2005), The Floating Piers at Italy’s Lake Iseo (2014–16), and The London Mastaba on London’s Serpentine Lake (2016–18).

Christo’s temporary work of art in Paris, France, titled L’Arc de Triomphe, Wrapped (Project for Paris, Place de l’Étoile), is scheduled for September 18–October 3, 2021. Additionally, a major exhibition at the Centre Georges Pompidou about Christo and Jeanne-Claude’s work and time in Paris will be on view this year, from July 1–October 19, 2020.

In a 1958 letter Christo wrote, ‘Beauty, science and art will always triumph.’ We hold those words closely today.

 

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Le mascherine disegnate da AiWeiwei per beneficenza

Arte Rivista – Palermo

La pandemia che sta sconvolgendo il ventunesimo secolo non vede il silenzio degli artisti, ma anzi la loro mobilitazione.

AiWeiwei, artista cinese di importanza fondamentale per la storia dell’arte contemporanea, ha deciso di mettersi all’opera e realizzare 10000 mascherine con delle illustrazioni ispirate alle sue opere, il ricavato di queste piccole opere d’arte vendute su ebay andrà in beneficenza alle maggiori associazioni umanitarie impegnate nella lotta al nuovo coronavirus.

Idea nata direttamente da instagram, social in cui l’artista è molto attivo.

 


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The COVID-19 pandemic is a humanitarian crisis. It challenges our understanding of the 21st century and warns of dangers ahead. It requires each individual to act, both alone and collectively. It is not enough to reflect on the new conditions and while away the time without fully inhabiting this moment. Actualizing one’s inner need to participate gives life during COVID a new meaning. This is why I am always involved. I refuse to accept any part of life as a complete loss. Our small individual act becomes powerful when they are part of the social response. An individual wearing a mask makes a gesture; a society wearing masks combats a deadly virus. And a society that wears masks because of the choices of individuals, rather than because of the directive of authorities, can defy and withstand any force. No will is too small and no act too helpless. —Ai Weiwei Sales of Ai Weiwei MASK will benefit equally Human Rights Watch, Refugees International, and Médecins Sans Frontières. Producer: Ai Weiwei Studio @aiww Curator: Alexandra Munroe @alexandramunroe Advisor: Greg Hilty, Lisson Gallery @lisson_gallery To purchase and for more information, please visit https://www.ebay.com/aiweiweimask #aiweiweimask #oneformany

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Ermitage online: boom con 11mila visitatori il primo giorno di diretta

Arte Rivista – San Pietroburgo

Sono tanti i musei chiusi da inizio marzo per le misure di contenimento del Covid-19, ma visitabili in modalità virtuale. E sono sempre di più gli utenti che frequentano le loro sale in digitale.

Un esempio di grande successo è l’iniziativa di Ermitage Italia – sede veneziana del prestigioso Museo di San Pietroburgo – che ha avviato una serie di trasmissioni online sull’arte italiana, in presa diretta dal museo russo che conserva oltre 300 opere di pittura del Belpaese, con capolavori dell’antichità e dei maggiori maestri italiani: da Raffaello a Leonardo, da Michelangelo a Canaletto, da Caravaggio a Canova.

 

La prima diretta live è andata in onda giovedì 26 marzo dalle Sale Nobili del Palazzo d’Inverno del Museo di San Pietroburgo ed è stata subito un successo di pubblico: più di 11mila persone l’hanno seguita, accompagnati virtualmente nelle sue splendide sale da Olga Macho, capo del settore per l’Educazione pubblica all’Ermitage che ha fatto la visita guidata tradotta in lingua italiana. 

Le date dei prossimi appuntamenti sono in via di definizione, ma il palinsesto – reperibile dal canale YouTube di The State Hermitage Museum e dalle pagine facebook dell’Ermitage – è già stato deciso: tra i prossimi appuntamenti gli anni di Leonardo e di Raffaello; a Venezia con Canaletto, Marieschi e Guardi; il restauro degli affreschi della scuola di Raffaello; il guardaroba degli Zar.

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Frida Khalo: una grande mostra online

Arte Rivista – Milano

Ormai in tutto il mondo i musei sono chiusi e le mostre rimandate. L’arte però trova il suo spazio anche online: adesso che bisogna restare a casa, ci si può comunque immergere nel mondo di grandi artisti direttamente dallo smartphone o dal computer stando seduti sul divano di casa.

La piattaforma Google Arts & Culture ha creato infatti un’enorme retrospettiva “digital only” dedicata al lavoro e alla vita di Frida Kahlo, che riunisce oltre 800 dipinti, fotografie e oggetti appartenuti all’artista messicana. Gli utenti possono esaminare le opere nei minimi dettagli grazie a un sistema di lente d’ingrandimento ultra preciso. La mostra digitale Faces of Frida è stata creata grazie a un’eccezionale collaborazione tra Google e 33 musei internazionali.

Pronti al vostro tour? Basta cliccare qui

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Morto Ulay, artista e performer compagno di Marina Abramovic

Arte Rivista – Lubiana

È morto all’età di 76 anni l’artista tedesco Frank Uwe Laysiepen, noto come Ulay. La notizia arriva dalla stampa di Lubiana, città slovena dove l’artista viveva da più di dieci anni. Esponente della performing art, è celebre per il legame con Marina Abramovic, l’artista serba con cui ha condiviso dodici anni di amore e di sodalizio artistico dalla seconda metà degli anni Settanta.

“È con grande tristezza che ho saputo della morte del mio amico ed ex partner Ulay. Era un artista e un essere umano eccezionale, ci mancherà profondamente. In questo giorno, è di conforto sapere che la sua arte e la sua eredità continueranno a vivere per sempre” ha scritto su Facebook la Abramovic.

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Genova capitale della street art: dopo Banksy arriva Obey

Arte Rivista – Genova

Sull’onda del successo della mostra dedicata a Banksy, aperta fino al 29 marzo e che punta al risultato straordinario dei 30 mila visitatori complessivi, Palazzo Ducale di Genova ha svelato una nuova mostra con protagonista un altro mito contemporaneo: Obey, all’anagrafe Frank Shepard Fairey. Un’esposizione di circa settanta opere che arriveranno al Ducale a metà aprile. Tra le opere in mostra dello street artist, anche il manifesto “Hope”, che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia, diventato l’icona della campagna elettorale che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca.

La mostra non era prevista, ma la forza di Banksy e l’interesse generato, ha spinto il Ducale a proseguire il fortunato e interessante filone ribelle dell’arte contemporanea. Nessuno l’ha mai visto, eppure Banksy ha conquistato il mondo con opere di inaudita potenza etica, evocativa e tematica. La mostra di Genova riunisce oltre cento tra opere e oggetti originali dell’artista britannico.

A svelare le opere degli street artists è Gianluca Marziani, il curatore della futura mostra di Obey, oggi curatore di quella di Banksy insieme a Stefano Antonelli. La mostra ha l’ambizione, già a partire dai numeri delle opere, di essere una se non la più importante realizzata in Italia sull’artista statunitense.

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Banksy fa esplodere Cupido: l’omaggio dello street artist a San Valentino

Arte Rivista – Bristol

Un murales di Banksy è apparso ieri sulla facciata di un edificio a Bristol, in Inghilterra, città dell’artista misterioso. L’opera allude in qualche modo alla festa di tutti gli innamorati di oggi: il murales raffigura una bambina con una fionda in mano da cui è appena partito un colpo, l’altra mano dietro la schiena nell’atto di lanciare il “colpo”. Lungo la sua traiettoria c’è un’esplosione rossa, sembrano schizzi di sangue, probabilmente del povero Cupido, fatta di foglie e fiori di plastica rossa.

Banksy ha postato le immagini dell’opera sul suo profilo Instagram, già preso d’assalto da milioni di cuoricini e commenti dei suoi followers.