Author Archives: Francesca Grazioli

Francesca Grazioli

About Francesca Grazioli

Nata a Milano nel 1985, nel 2011 consegue a pieni voti la laurea magistrale in Marketing e comunicazione d'impresa presso l'Università degli Studi di Milano. Giornalista pubblicista, dal 2014 è una tra i primi collaboratori di Arte Rivista.

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Tomoko Nagao – Women in pop alla Galleria Vik

Arte Rivista – Milano

Con la mostra personale dedicata all’artista giapponese Tomoko Nagao, riprende l’attività di Galleria Vik Milano, l’incredibile hotel di lusso nidificato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele.

Dopo i mesi di fermo dovuti al lockdown, Galleria Vik è quindi di nuovo operosa, non solo come luxury hotel ma anche e soprattutto come contenitore d’arte e di cultura. L’hotel si presenta infatti come un vero e proprio museo di arte contemporanea con tanto di curatore che si è occupato delle scelte e dell’allestimento, Alessandro Riva. Una selezionata cricca di prim’ordine di artisti italiani e internazionali, sono stati lasciati liberi di esprimersi in ogni stanza con opere site-specific che dalle pareti sconfinano sulle testate dei letti e perfino sui mobili del bagno.

Oltre a poter soggiornare in una stanza d’artista, l’hotel offre la possibilità di visitare la galleria d’arte situata al secondo piano, che presenta il lavoro di artisti italiani e internazionali. La prima mostra del dopo lockdown è dedicata alla produzione più recente dell’artista di
origine giapponese ma da anni stabilitasi in Italia, Tomoko Nagao.

Tomoko Nagao è tra i più interessanti esponenti del new pop nipponico. All’interno delle sue opere i confini tra arte classica e nuovi valori della cultura pop si assottigliano a tal punto da creare una profonda contaminazione. La sua filosofia si basa su una critica al consumismo di massa e ai disastri ambientali.

La mostra alla Galleria Vik, curata da Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, si intitola Women in Pop, e allude alla scelta delllta dell’artista di fornire uno sguardo esplicitamente femminile sulla società contemporanea. La critica sociale, soprattutto relativa all’invasività di marchi di multinazionali nella nostra vita, è sottile e ironica, sempre contenuta all’interno di una cornice estremamente pop e divertita.

La mostra sarà visitabile dall’8 ottobre al 15 novembre 2020.

 

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Tutti pazzi per Artemisia Gentileschi

Arte Rivista – Londra

Uno degli eventi artistici del 2020, la mostra “Artemisia” alla National Gallery di Londra, apre i battenti dopo il rinvio a causa del lockdown, ed è già boom di prenotazioni.

Si tratta della prima esposizione che il Regno Unito dedica ad Artemisia Gentileschi, la grande pittrice italiana paladina delle donne, che fino al prossimo 24 gennaio sarà protagonista con i suoi dipinti più celebri nella capitale inglese.

Curata da Letizia Treves e organizzata con la sponsorizzazione di Banca Intesa Sanpaolo e il supporto di Google Arts & Culture, “Artemisia” è un omaggio a questa straordinaria pittrice e donna diventata nei secoli simbolo della forza e del coraggio femminile. Sulla sua pelle infatti restarono i segni della violenza sessuale che subì nel 1611 da parte del pittore e suo maestro Agostino Tassi, amico del padre Orazio Gentileschi, a cui seguì con coraggio il lungo processo che si concluse con la condanna del suo carnefice.

“Vi voglio mostrare ciò che una donna può fare”. Così apre la mostra, con una delle frasi più conosciute di Artemisia Gentileschi, per rappresentare in poche forti parole il credo di una artista ribelle e indomita che ha sfidato il suo tempo, l’Italia del Seicento, e che ancor oggi è di grande ispirazione.

Nei dipinti di

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Tokyo e Nairobi si baciano nella nuova opera di Tvboy

Arte Rivista – Madrid

Non c’è mai stata una relazione d’amore tra i personaggi Tokyo e Nairobi de La Casa di Carta, una delle più popolari serie tv firmate Netflix. Eppure un bacio tra le due sexy rapinatrici della serie di Alex Pina è diventato un inno all’amore universale nel murale apparso a Madid, nel quartiere Chueca a nord della città spagnola.

L’opera è firmata da Tvboy, pseudonimo di Salvatore Benintende, il celebre street artist italiano ed esponente del movimento NeoPop che è considerato il Banksy nostrano: il bacio immaginato dall’illustratore ha fatto il giro di internet grazie alla foto scattata proprio dall’artista, che vive a Barcellona da molti anni e che ha realizzato questo progetto insieme al comune di Madrid.

Vestite con l’iconica tuta rossa della serie tv (a cui sono stati aggiunti il logo di Tvboy e del comune di Madrid sulle maniche), le due protagoniste appaiono intente a baciarsi appassionatamente: oltre ad essere un tributo alla serie spagnola più famosa al mondo, il murale di TVboy fa parte di una serie di opere dell’artista sul “tema dell’amore senza barriere di genere” ed è contemporaneamente un riferimento a “Madrid come città moderna e aperta da un punto di vista socioculturale e una delle grandi capitali LGTBI+ friendly“.

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Mostra del Cinema di Venezia, Leone d’oro alla carriera per Tilda Swinton e Ann Hui

Arte Rivista – Venezia

Ha preso il via la prima rassegna cinematografica nel mondo post-lockdown, la 77esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.  Durante la prima serata, sono stati attribuiti a due donne i Leoni d’Oro alla carriera: alla regista Ann Hui e all’attrice Tilda.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. A proposito di questi riconoscimenti, il Direttore Barbera ha dichiarato: “Ann Hui è una delle registe più apprezzate, prolifiche e versatili del continente asiatico, la cui carriera copre quattro decenni e attraversa tutti i generi cinematografici”. Per quanto riguarda Tilda Swinton è invece “unanimemente riconosciuta come una delle interpreti più originali e intense affermatesi sul finire del secolo scorso. La sua unicità riposa su una personalità esigente ed eccentrica, una versatilità fuori del comune, la capacità di passare dal cinema d’autore più radicale a grandi produzioni hollywoodiane, senza mai rinunciare al proprio inesausto bisogno di dar vita a personaggi inclassificabili”.

Il critico d'arte Philippe Daverio durante la preview della mostra multimediale "Van Gogh Alive-The Experience" nella ex chiesa di San Mattia a Bologna, 4 maggio  2017. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

Mondo della cultura in lutto, addio a Philippe Daverio

Arte Rivista, Milano

È morto all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. Aveva 70 anni.

Nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia, Philippe Daverio iniziò la carriera come mercante d’arte: quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate, di cui due a New York. Dal 1993 al 1997 è stato assessore alla Cultura del Comune di Milano, dove si è occupato soprattutto del restauro e del rilancio del Palazzo Reale e della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea distrutto a seguito dell’esplosione della bomba mafiosa del 27 luglio 1993.

Opinionista per «Panorama», «Liberal», «Vogue», «Gente», consulente per la casa editrice Skira, Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte, ma è stato anche e soprattutto un garnde divulgatore televisivo: in questa veste lo scopre il pubblico televisivo di Rai3 dal 1999 in qualità di ‘inviato speciale’ della trasmissione «Art’è», nel 2000 come conduttore di «Art.tù», poi autore e conduttore di «Passepartout» per oltre 10 anni, programma d’arte e cultura che ha avuto grande successo di critica e di pubblico.

Lo vogliamo ricordare citando una sua frase, che è forse il più grande emblema del suo vissuto: “Sono ancora convinto che la cultura salverà il mondo”.

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Banksy fa salpare la sua opera più bella: una barca per salvare i migranti

Arte Rivista, Valencia

L’artista e writer inglese Banksy, considerato uno dei maggiori esponenti della street art e la cui vera identità rimane ancora sconosciuta, ha deciso di esporsi portando la sua arte ad un livello superiore.

Recentemente, infatti, l’artista ha acquistato e messo a nuovo uno yacht, un navy vessel francese, che ha rinnovato e colorato di bianco e rosa. Sullo scafo spicca un’opera di Banksy (che ha finanziato l’intera missione umanitaria) che raffigura una bambina con un salvagente a forma di cuore.

La nave, chiamata Louise Michel in onore dell’anarchica femminista francese, è partita in gran segreto il 18 agosto dal porto spagnolo di Burriana, vicino a Valencia, e giovedì 27 agosto ha recuperato 89 migranti alla deriva nel Mediterraneo, comprese 14 donne e 4 bambini. Ora sarebbe alla ricerca di un porto sicuro per far sbarcare i passeggeri.

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Sotheby’s a Pietrasanta: un’asta benefica per l’Ospedale Versilia

Arte Rivista – Pietrasanta

Botero, Mitoraj, Franca Pisani, Atchugarry e tanti altri: sono 24 gli artisti internazionali che hanno messo a disposizione le loro opere per l’asta di beneficenza che, il 12 settembre, raccoglierà fondi a favore dell’Ospedale Versilia.

Battezzata Il grande dono dell’Arte, l’asta si terrà nel Chiostro di Sant’Agostino, a Pietrasanta. E sarà la celebre casa d’aste londinese Sotheby’s a battere le opere donate al Comune della piccola Atene toscana da artisti che con questo territorio vantano legami umani e professionali.

Le opere a catalogo e le informazioni per iscriversi all’asta sono disponibili a questo link.

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Al via Miart 2020, ma in versione digitale

Arte Rivista, Milano

Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, quest’anno si farà, ma non nella forma a cui eravamo abituati: l’edizione 2020, infatti, si terrà in forma digitale, dal 10 al 13 settembre 2020. Quella di settembre sarà pertanto un’occasione di incontro virtuale che permetterà a galleristi e collezionisti di restare in contatto nonostante le difficoltà prodotte da Covid-19.

Il tutto in attesa dell’edizione 2021, che avrà luogo dal 9 all’11 aprile con preview prevista per l’8 aprile, e che sia fisica che online.

 

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Ferragnez, boom di ingressi agli Uffizi dopo la visita

Arte Rivista – Firenze

Portare più visitatori nei musei. Non è forse anche questo che si intende quando si parla del mestiere di Chiara Ferragni, influencer? Influenzare consumi e abitudini di chi la segue online. Ed è contando su questo che le Gallerie degli Uffizi l’hanno ospitata il 17 luglio, sperando in un rilancio dopo la recente riapertura. Rilancio avvenuto: i visitatori lo scorso weekend sono stati oltre 9.300, +27% di under 25 rispetto al fine settimana precedente.

Ad accogliere la Ferragni e i suoi 20 milioni di follower è stato lo stesso direttore delle Gallerie fiorentine, Eike Schimdt, per questo criticato e coinvolto in una polemica nata online per aver scelto una strategia comunicativa da molti ritenuta “poco ortodossa” e commerciale, tipica di hotel e negozi.

Polemiche a parte, l'”esperimento” sembra riuscito, tant’è che l’influencer si è ora spostata in Puglia per uno spot e si è fatta fotografare alla Basilica di Santa Caterina D’Alessandria in Galatina e al Museo archeologico di MarTa di Taranto. Da vedere se anche lì funzionerà “l’effetto Ferragni”!

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Banksy, la nuova opera anti-covid nella metro di Londra

Arte Rivista – Londra

Camuffato da insospettabile addetto alla sanificazione dei vagoni, lo street artist Banksy ha dipinto a Londra una serie delle sue famose opere. Una vera e propria campagna a favore dell’uso delle mascherine di protezione: “If you don’t mask, you don’t get” (Se non metti la mascherina non puoi farcela).

Armato di tuta e materiale per la sanificazione, Banksy ha colpito nella metropolitana di Londra dove sono apparsi i suoi famosi topi: alcuni starnutiscono senza indossare la mascherina, altri la utilizzano come paracadute. Un altro topolino tiene tra le zampe un flacone di gel disinfettante. Il senso dell’opera è quello di incoraggiare le misure di sicurezza.

L’azienda dei trasporti londinese ha nel frattempo fatto sapere di avere rimosso l’opera “alcuni giorni fa” a causa di una rigorosa politica anti-graffiti, ma che avrebbe invitato Banksy a ricreare il suo messaggio “in un luogo adatto”.