Category Archives: CuriositArte

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L’omaggio di Banksy a medici e infermieri, i nuovi supereroi

Arte Rivista – Regno Unito

Lo street artist più famoso del mondo ha donato all’ospedale di Southampton un’opera che celebra l’abnegazione e il sacrificio del personale sanitario. E lo ha fatto nel giorno che negli Usa è a loro dedicato: il 6 maggio, la giornata nazionale dell’Infermiera. Banksy ha reso così omaggio ai medici e agli infermieri in prima linea contro il coronavirus.

Si chiama “Game Changer” e raffigura un bimbo che lascia nel cesto dei giocattoli Batman e l’Uomo Ragno, preferendo un nuovo supereroe: un’infermiera con il grembiule della Croce Rossa, la mascherina sul volto ed un mantello che insieme al braccio alzato la fanno sembrare Superman.

“Grazie per tutto quello che fate. Spero illumini un po’ il posto, sebbene sia solo in bianco e nero”, è il messaggio lasciato da Banksy in ospedale. L’unica nota di colore, è la croce rossa sul petto dell’infermiera. Il quadro resterà esposto in ospedale fino all’autunno e poi sarà venduto per beneficienza.

Sul-Corriere-l’installazione-dell’artista-Felipe-Cardena-titolo-All-we-Need-is-Love

All you need is love (and art)

Arte Rivista – Milano

Non capita spesso che l’arte guadagni la prima pagina di un giornale. E’ successo ai tempi del Coronavirus, con un’immagine di apertura dell’edizione online de il Corriere della Sera. Un’immagine forte, utilizzata dal primo quotidiano nazionale per un pezzo sulle prospettive di ripartenza dopo l’auspicato calo dell’emergenza virus. Si tratta di un’installazione dell’artista Felipe Cardena, dal titolo “All we Need is Love, allestita a Milano sul balcone dell’abitazione del gallerista Bruno Grossetti, in Piazza XXV Aprile.

L’installazione rientra nell’ambito del progetto Covidart2020 : una artist call rivolta ad artisti in ambito new pop e street art, che si trovano adesso in quarantena, a partecipare alla prima mostra di urban art ai tempi dell’emergenza globale da covid19.

Hanno aderito fra gli altri, oltre a Felipe Cardena, Vincenzo Profeta e Marco Leone Barone del Laboratorio Saccardi, DesiDerio, Tomoko Nagao, Max Ferrigno, Max Botticelli. Agli artisti è stato chiesto di fotografare un’opera a tema o realizzarla ad hoc, usando le finestre o il portone di casa o dello studio, o i brevi tragitti di prossimità nei quali ci si può muovere.

Le opere saranno poi pubblicate sulla pagina FB @covidart2020.

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Italia e Cina unite nel nome dell’arte contro la distanza sociale

Arte Rivista – Milano

7.562 chilometri: questa è la distanza in linea d’aria tra Italia e Cina. Un bel progetto è riuscito ad azzerarla, anche in tempi di coronavirus e viaggi messi in pausa. Il progetto si chiama Antidote, un antidoto appunto, alla lontananza ma soprattutto allo stop creativo. Il padre del progetto è Alvaro Javier Cecchetti, classe 1994, metà romano di Velletri e metà venezuelano di base a Milano, che è riuscito a connettere artisti italiani e cinesi in quarantena.

Una sorta di gemellaggio, di co-creazione multidisciplinare: collage, sketch, lettering, fotografie, digital art, street culture art view, video… Il risultato è un profilo Ig (@antidoteart) che conferma l’arte come rimedio alla distanza sociale e che ha qualcosa di rivoluzionario nella fruizione: nei post vengono condensati immagini e testo, così che si possano sfogliare come i magazine e non serva più leggere la caption sotto.

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Coronavirus, il Getty Museum sfida gli utenti a ricreare a casa i quadri famosi

Arte Rivista – Los Angeles

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Le cartoline della quarantena degli studenti di graphic design

Arte Rivista – Milano

 

Questi giorni di isolamento forzato, in un momento unico nella storia recente del genere umano, hanno portato tanti di noi a riflettere su questa nuova condizione, tra dolore, ironia e senso di appartenenza. C’è chi sente la mancanza dello spritz, chi non vede l’ora di riabbracciare le persone care e chi rivendica il proprio orgoglio di essere italiano. Da qui la chiamata a esprimere ciò che la distanza fisica per il momento esclude, cercando di darci forza l’un l’altro rimanendo distanti ma uniti.

Anche alcuni studenti del corso triennale di Graphic design dello IED (Istituto Europeo di Design) hanno voluto raccontare Milano ai tempi del Covid-19 e le loro emozioni durante la quarantena, e lo hanno fatto utilizzando il linguaggio del loro futuro mestiere. L’idea di realizzare e raccogliere queste “cartoline della quarantena” è venuta al loro coordinatore didattico, il designer Giuseppe Liuzzo. Il risultato è il progetto “Mylan”, una serie di dichiarazioni-immagini piene di romanticismo, sarcasmo e speranza, espresse con la semplicità tipica della comunicazione visiva di oggi.

Ecco qui una selezione

 

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L’arte più forte del coronavirus: ecco i musei che si possono visitare da casa

Arte Rivista – Milano

Sono giorni difficili per tutti e di reclusione forzata. A darci una mano per passare il tempo, arriva l’iniziativa “cultura a domicilio”. Infatti, per chi non volesse rinunciare ad ammirare le opere d’arte e le collezioni più prestigiose al mondo anche ai tempi del coronavirus, alcuni musei hanno aderito all’iniziativa offrendo tour virtuali gratuiti e fruibili dal divano di casa.

Ecco i musei che rompono l’isolamento su internet e sui social:

1. Pinacoteca di Brera – Milano https://pinacotecabrera.org/

2. Galleria degli Uffizi – Firenze https://www.uffizi.it/mostre-virtuali

3. Musei Vaticani – Roma  http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/catalogo-online.html

4. Museo Archeologico – Atene https://www.namuseum.gr/en/collections/

5. Prado – Madrid https://www.museodelprado.es/en/the-collection/art-works

6. Louvre – Parigi https://www.louvre.fr/en/visites-en-ligne

7. British Museum – Londra https://www.britishmuseum.org/collection

8. Metropolitan Museum – New York https://artsandculture.google.com/explore

9. Hermitage – San Pietroburgo https://bit.ly/3cJHdnj

10. National Gallery of art – Washington https://www.nga.gov/index.html

 

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Time, una copertina per tutte le donne del secolo

Arte Rivista – New York

Il Time, che per 72 anni ha consacrato ad una figura meritoria la copertina definendo il prescelto (o raramente la prescelta) “Persona dell’anno”, ha deciso di celebrare le donne che hanno fatto la storia.

E’ così che, con il titolo “It’s complicated”, il settimanale americano ha lanciato il suo nuovo progetto: cento copertine che ripercorrono gli ultimi cento anni con un focus al peso delle donne nel mondo. Tante donne e diverse tra loro: scienziate, artiste, attiviste, imprenditrici.

Si tratta di una carrellata di volti più o meno conosciuti di donne che, spesso dietro le quinte, hanno spostato l’asticella in avanti, facendo fare un passo in più nel settore dei diritti umani, dell’economia, della finanza, della educazione. Già, perché non ci sono soltanto donne-alfa come Michelle Obama o la regina Elisabetta d’Inghilterra, ma tante figure che hanno influenzato il nostro modo di pensare, di vestirci e perchè no, anche di divertirci. Figurano infatti Coco Chanel e J. K. Rowling, autrice della saga di Harry Potter; le pop star Madonna  e Beyonce Knowles.

E se nel 2019 la Persona dell’anno è stata realmente una donna, la allora sedicenne Greta Thunberg, colpisce notare che personalità di spicco  come Jacqueline Kennedy abbiano dovuto aspettare questo progetto “postumo” per vedere riconosciuto il proprio peso. Meglio tardi che mai!

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Morgan e Bugo, boom di parodie per il testo modificato a Sanremo

Arte Rivista – Sanremo

“Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Ma tu sai solo coltivare invidia, ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro: questo sono io”.

E’ forse diventato il momento più famoso dello scorso Festival di Sanremo: Morgan ha sostituito in corsa il testo originale della canzone in gara con le parole qui sopra, riferite al collega e partner nel concorso, che per tutta risposta ha abbandonato il palco.

Parole che sono già, inevitabilmente, più note al pubblico di quelle originali e facenti parte del brano “Sincero”, presentato al 70esimo Festival di Sanremo da Bugo e Morgan.

La performance improvvisata, che ha portato i due all’eliminazione, ha consegnato questo momento del Festival alla memoria del Paese e anche alla gloria imperitura dell’Internet, dove sono fioccati decine di meme geniali e commenti virali.

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Ed ecco quindi i fake dei bigliettini dei Baci Perugina con sopra i versi immortali, ma anche la confezione delle Macine del Mulino Bianco con il nuovo testo. Testo declamato anche in latino da un Morgan-Cicerone, dalla Regina Elisabetta nei confronti di Meghan Markle e da Dante a Beatrice su WhatsApp.

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bugo latino

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E così sul web la #morganbugochallenge è diventata inarrestabile. Ma non solo: il foglio originale su cui Morgan ha annotato le modifiche al brano, è stato messo all’asta su Ebay. In poche ore e partendo da 5 euro, sono piovute centinaia di offerte. L’asta si chiuderà sabato 22 febbraio e il ricavato andrà in beneficenza.

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Venezia: i libri inzuppati diventano opere d’arte

Arte Rivista – Venezia

In quei giorni di novembre in cui a Venezia l’acqua alta ha raggiunto livelli così elevati come non accadeva da anni, enormi sono stati i danni, tra cui quelli riportati dalla libreria Acqua Alta, una delle più suggestive della città. L’alta marea l’ha infatti quasi del tutto spazzata via e moltissimi libri sono stati sommersi. Letteralmente zuppi di acqua salata che sembrava che non potessero avere altro destino che finire al macero.

Alcuni studenti dell’Istituto europeo di design di Milano hanno però avuto una brillante idea, ovvero quella di recuperarli e trasformarli in opere d’arte. Con il supporto di professori, parenti e giovani veneziani, gli studenti sono riusciti, dopo un grande lavoro, a salvare oltre 500 volumi. I libri sono stati consegnati ad artisti, graphic design e allievi dello IED con l’obiettivo di adottarli. Un libro è stato trasformato in una piccola serra, un altro in una scultura su cui sboccia un fiore e un altro ancora è diventato un’originale tela increspata di un acquarello.

Tutte le opere possono essere acquistate all’asta fino al 9 febbraio. Il ricavato servirà a ridare respiro alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia la cui biblioteca ha subito gravi danni in seguito all’acqua alta.

Inoltre, a marzo le opere saranno esposte (e acquistabili) a Milano presso la prestigiosa Libreria Bocca, Locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

L’iniziativa si può seguire sulla pagina Instagram @libricontrocorrente.

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Galleria Vik: l’incredibile hotel di lusso con opere d’arte site-specific

Arte Rivista – Milano

Dopo il successo dei loro resort e cantine vinicole in Sudamerica, gli imprenditori svedesi Alexander e Carrie Vik sono atterrati nel centro di Milano per la loro prima incursione in Europa. E lo hanno fatto inaugurando un incredibile hotel di lusso proprio dentro alla Galleria Vittorio Emanuele.

Galleria Vik, è questo il nome dell’hotel a 5 stelle nidificato all’interno delle ossa in ghisa del complesso storico milanese. Ospitando una rete tentacolare di 90 camere, l’hotel offre una vista inedita sulla parata di boutique della via dello shopping meneghina da un lato e sul meraviglioso Teatro alla Scala dall’altro.

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Ma la vera sorpresa e vista privilegiata è quella che si ha all’interno dei 5 piani dell’hotel: i coniugi Vik hanno infatti reclutato una cricca di prim’ordine di artisti italiani e internazionali, lasciati liberi di esprimersi in ogni stanza con opere site-specific che dalle pareti sconfinano sulle testate dei letti e perfino sui mobili del bagno.

Un vero e proprio museo di arte contemporanea con tanto di curatore che si è occupato delle scelte e dell’allestimento, Alessandro Riva.

Dipinti, murales e sculture sono diffusi in tutto l’hotel: la hall è decorata con una riproduzione della scultura in bronzo “Il pensatore” di Auguste Rodin, e le pareti sono state affrescate dall’artista italiano Alex Folla. Nel cafè in loco troviamo le installazioni di Pino Pinelli e il famoso rossetto di Giorgio Laveri.

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Su per le scale le pareti sono state dipinte dall’artista neo-pop Willow, con i suoi coloratissimi personaggi che comunicano attraverso i baloons, e che sono “scappati” dalla tela per arrivare fin dentro alla stanza n. 514.

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Lungo un mix davvero unico di mobilio moderno e vintage, ogni stanza dell’hotel è stata preziosamente decorata con opere d’arte di oltre 90 artisti italiani e internazionali: il cliente può così scegliere con quale stanza d’artista condividere il suo soggiorno milanese. Elegantissima la camera Mario Schifano, in cui si può ammirare una romantica Oasi composta da due palme 3x2metri e, come capoletto, un omaggio alla città di Milano col classico Meneghino. Esclusiva la suite con le fotografie dell’artista cinese Liu Bolin, che si “nasconde” nello sfondo grazie ad un accurato body painting. Coloratissima e floreale la stanza di Felipe Cardeña e quella di Tomoko Nagao. Un’affascinante mansarda tra le volte della galleria ospita le sete di lione dell’artista Franca Pisani. E ancora le stanze di Matteo Basilè, Carla Mura, Marco Lodola e Surel: tantissime e tutte da scoprire.

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Insomma, una formula unica a Milano: l’hotel Galleria Vik offre un nuovo concetto di ospitalità di lusso attraverso un’esperienza unica e coinvolgente nel mondo dell’arte.

 

Fotografie di Francesca Grazioli