15 febbraio 2016

100 Anni di DADA (che non significa nulla)

100 Anni di DADA (che non significa nulla)

Arte Rivista – 100 Anni fa

1916, Zurigo, nel cuore del primo conflitto mondiale la Svizzera diventa una morbida madre neutrale nei cui seni gli artisti europei possono rifugiarsi. La guerra esiste ma non è la sola igiene del mondo, è tempo di sollevare tutto.

Sono passati cento anni dalla fondazione di uno dei movimenti antiartistici più sovversivi della storia, si tratta del Dadaismo, iconoclasta, irriverente, folle.

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Era il 5 febbraio 1916, data con cui si fa coincidere la nascita del movimento, che Hugo Ball e la compagna Emmy Hennings propongono al proprietario di un’osteria nella Spiegelgasse di Zurigo di incrementare le vendite permettendogli di dar vita a quello che sarà il cuore pulsante del DADA: il Cabaret Voltaire. 

Luogo magico, ma al contempo di pregnante significato storico, diventa il riferimento per i nuovi artisti uniti dalla lotta contro il passato. Bisognava distruggere tutto per gettare le fondamenta di un nuovo universo, senza logica e senza bellezza, quel concetto di estetica definito eterno, ma inesorabilmente perituro, come l’uomo.

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Il DADA è libertà, così slegato da ogni vincolo che nemmeno la parola che dà nome all’insieme di quest’impeto artistico ha un significato reale, Tzara disse semplicemente che si trattava di una parola trovata in una pagina di un dizionario tra i cui fogli si era infilato un taglia carte.

Arte o non arte, questo è il dilemma: tutto è arte, tranne ciò che è sempre stato considerato tale, arte è la ruota di bicicletta, l’orinatoio maschile che è simbolo di vita.

“L’artista nuovo si ribella: non dipinge più, ma crea direttamente con la pietra, il legno, il ferro, lo stagno, macigni, organismi, locomotive che si possono voltare da tutte le parti, secondo il vento limpido della sensazione del momento”.

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Dopo un secolo Zurigo festeggia per 165 giorni, quanti furono i Dadaisti, con un ricco calendario di serate ed eventi al Cabaret Voltaire e in tutta la città.

L’esposizione unica al mondo “Dadaglobe Reconstructed” al Kunsthaus di Zurigo raccoglie oltre duecento opere d’arte di ogni entità di artisti Dadaisti di tutta Europa e rappresenta uno dei più completi ed espressivi compendi di cultura dadaista.

Il Museo Nazionale rende omaggio alla sovversione DADA con “Dada universale”, un’esposizione di ampio respiro visitabile dal 5 febbraio al 28 marzo 2016 che ripercorre il percorso antiartistico della corrente nutrita dalla stravaganza.

Articolo scritto da:
Vanessa Martinoli

Vanessa Martinoli

Con la passione per il colore dal 1994, tra Varese e Milano trova l'habitat ideale dove coltivare la scrittura e la passione per l'arte in ogni sua forma. Laureanda in Lettere moderne non smette di credere in un futuro professionale costellato di vernissage e carta stampata.
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