#TorinoFilmFestival: Live Cargo di Logan Sandler

Presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival, dove ha concorso per il premio di Miglior Film di Finzione, il lungometraggio di esordio di Logan Sandler, Live Cargo, approda alla trentaquattresima edizione del Torino Film Festival per la sezione Festa Mobile. Un’opera drammatica fotografata in un brillante ed evocativo bianco e nero.
A seguito della morte del figlio neonato, Nadine (Dree Hemingway) e Lewis (Keith Stanfield) decidono di trovare conforto in una piccolo isola delle Bahamas, luogo d’infanzia della donna, dove vengono accolti da Roy (Robert Wisdom), figura paterna per Nadine e patriarcale per la piccola comunità locale. A mettere a dura prova l’elaborazione del lutto, il giovane Myron (Sam Dillon), un ragazzo bianco alla deriva, sempre più corrotto dalla criminalità locale.
Affiancato nella sceneggiatura da Thymaya Payne, Logan Sandler ci accompagna in una brusca immersione negli stessi panorami tropicali delle Bahamas in cui ha vissuto a partire dall’età di 15 anni. La fotografia di Daniella Nowitz, si diletta con un bianco e nero lavorando sul contrasto tra luce e ombra, in ogni possibile sfumatura, e conferendo maestosità ad un’opera in cui ad immagini di una natura indomabile, primitiva, si alternano inquadrature delicatamente addossate sui gesti e i volti dei protagonisti. A rifinire l’atmosfera, le maestose quanto evocative musiche realizzate da Brooke e Will Blair.
Un lungometraggio definito dai programmatori del Torino Film Festival, un’opera fluida, magmatica, in grado di entrare lentamente nello spettatore e trascinarlo sempre più all’interno della narrazione. La storia di Nadine e Lewis si rivela quale pretesto per un tema di tutt’altro valore, il traffico di vite umane. Sullo sfondo di una culla priva di vita, al largo di una piccola isola delle Bahamas, emergono corpi martoriati e privi di vita di coloro la cui speranza è stata sopraffatta dalla forza ineffabile quanto implacabile della marea.
