Riapre la cripta di San Sepolcro, l’ombelico di Milano
Arte Rivista – Milano
Piazza Pio XI, annesso al complesso architettonico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, un piccolo gioiello archeologico e storico, un altro vanto per la bella Mediolanum.
Dopo cinquant’anni riapre la Cripta della Chiesa del Santo Sepolcro, offrendosi al pubblico come l’ennesimo sito culturale oltre che profondamente spirituale.
La cripta venne scelta come personale luogo di preghiera da Carlo Borromeo, il quale la definì “l’ombelico della città”; all’interno, tra gli affreschi e i dipinti ancora non restaurati, troviamo una statua di San Carlo, in terracotta policroma, posta dopo la sua canonizzazione.
Il prestigio del sito non è dato soltanto dalla possibilità di camminare sul lastricato del foro romano, ma dall’importanza conferita alla cripta da Leonardo da Vinci in persona: egli ci lasciò, infatti, sia un disegno della chiesa superiore, sia della cripta, insieme alla celebre mappa della città di Milano, conservata nel Codice Atlantico, dove indicò la chiesa di Santo Sepolcro come “vero mezzo” della città.
Gli affreschi alle pareti sono stati messi in sicurezza prima dell’apertura al pubblico, così come la messa in atto di interventi di revisione dell’impianto elettrico e di illuminazione, ma verrà iniziato il restauro solo grazie al contributo dei visitatori.
Il progetto, elaborato nel 2011, è stato oggetto di contributo da parte della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo.