23 dicembre 2015
CATEGORIA: Cinema

Le migliori e peggiori trasposizioni cinematografiche di saghe letterarie

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Il capitolo finale della saga ideata da Suzanne Collins, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II, è approdato nei cinema giovedì scorso. La lotta tra Capitol City e i ribelli dei Distretti di Panem, guidati da Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), giunge qui al termine. Quello di Hunger Games è stato l’ultimo grande successo cinematografico tratto da romanzi di genere fantastico. Oggi vi proponiamo la classifica di quelli che secondo noi sono i 3 migliori e i 3 peggiori film (o serie di film) tratte da libri e saghe di questo genere.

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TOP 3

  • La trilogia del Signore degli Anelli (2001 – 2003): i lettori più affezionati non amano i cambiamenti rispetto ai libri, ma Peter Jackson e la New Line Cinema sono riusciti nell’impresa di adattare lo stile della saga al XXI secolo e alle esigenze cinematografiche, senza però tradirne lo spirito. Il risultato è una trilogia epica, come Tolkien voleva che Il Signore degli Anelli venisse considerato.
  • La saga di Harry Potter (2001 – 2011): i film hanno risentito dei continui cambi di registi e il senso della storia non è sempre stato rispettato (Harry Potter e il Principe Mezzosangue è molto di più di quel che avete visto). Ma hanno comunque portato la magia dei libri sul grande schermo, ricreando quella sensazione di crescita e formazione, grazie anche agli attori che sui set sono diventati adulti, che si riscontra nei romanzi.
  • La saga di Hunger Games (2012 – 2015): non strettamente fantasy, ma parte del filone distopico, i libri di Suzanne Collins sono stati molto criticati per l’eccessiva somiglianza a Battle Royale. Al di là dei giudizi di valore, i film hanno una grande e rarissima qualità: sono migliori dei libri. La scrittura e lo stile della Collins relegano i romanzi alla sezione young adult, ma i film riescono a smarcarsi da questa etichetta e ad attirare anche un pubblico più adulto.

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FLOP 3

  • Eragon (2006): poteva essere un’emozionante quadrilogia cinematografica, e invece… il senso del romanzo è stato in gran parte travisato. I tagli alla trama, poi, sono troppo consistenti, tanto da minarne la comprensione (e da far arrabbiare i lettori colmi di aspettative). Non stupisce che sia stato un flop al botteghino e che la 20th Century Fox abbia rinunciato a produrre i sequel.
  • Shadowhunters – Città di ossa (2013): un protagonista maschile non amato dai lettori e un intreccio stravolto, con spoiler sui romanzi successivi hanno contribuito a rendere questa pellicola un insuccesso. Per fortuna dei fan, la saga ha avuto una seconda chance: la ABC Family ne ha acquistato i diritti e l’ha trasformata in una serie TV che andrà in onda dal 12 gennaio 2016.
  • La bussola d’oro (2007): il romanzo di Philip Pullman è classificato come “per ragazzi”, ma possiede alcuni temi piuttosto complicati (per citarne uno, la critica alla Chiesa) difficili da portare su schermo senza banalizzarli, specie per un film per famiglie. A ciò si aggiunge una certa approssimazione relativa a trama e personaggi che non permette di capire appieno le dinamiche della storia. I risultati al botteghino non sono pessimi, ma nemmeno esaltanti e, complice la crisi del settore di quegli anni, l’idea di continuare la trilogia viene purtroppo abbandonata.

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Articolo scritto da:
Beatrice Cois

Beatrice Cois

Nata a Cagliari, si trasferisce a Milano per seguire il suo amore per il cinema, la televisione e la scrittura. Qui si laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità e si iscrive alla magistrale in Editoria, Comunicazione e Moda. In cerca della sua strada.
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