Dalla carta al piccolo schermo, da romanzi a serie tv
In passato molte serie tv sono state ispirate a romanzi o ai loro protagonisti, basti pensare a Sandokan, Poirot, il Commissario Maigret, Agatha Christie, al giorno d’oggi questa tendenza continua a non spegnersi, diverse serie continuano ad essere tratte da romanzi, addirittura Shadowhunters e the Shannara Chronicles sono tra le serie più attese del 2016.
Rispetto alle serie tratte da storie originali, in questi casi il rischio di perdere in un confronto con l’originale, è altissimo, oltre a soddisfare il gusto del pubblico bisogna soddisfare le aspettative del lettore, che partono sempre con un occhio critico, fasciandosi la testa con un come tutti sappiamo “Non sarà mai bello come il libro”.
Ci sono trasposizioni seriali il cui risultato finale è meraviglioso, per altre sarebbe stato meglio evitare, altre ancora sono insospettabilmente ispirate a romanzi come ad esempio Bones: Temperance Brennan (i suoi casi sono ispirati all’omonimo personaggio letterario protagonista dei romanzi dell’antropologa forense Kathy Reichs, che tra l’altro è anche una delle produttrici di Bones).
Sherlock Holmes è uno dei personaggi a cui molti sceneggiatori traggono ispirazione, sia per series ma anche per film, attualmente in onda ci sono due serie basate sul personaggi di Conan Doyle, rivisitato in epoca moderna: Sherlock e Elementary.
La prima è la serie di punta della BBC, molto british, fedele al personaggio scritto da Doyle, ma ambientato nella Londra moderna, con dispositivi tecnologici all’avanguardia (si veda il product placement dell’iphone),i titoli dei nove episodi ricordano i titoli dei romanzi e delle storie a cui sono liberamente ispirati, la scelta del cast (Benedict Cumberbatch interpreta Sherlock Holmes e Martin Freeman interpreta il fedele dottore Watson) è perfetta secondo la critica e il pubblico mentre gli sceneggiatori riescono ad accontentare tutti, descrivendo e facendo interpretare i personaggi, soprattutto il rapporto tra Holmes e Watson, in modo verosimile a quello dato da Conan Doyle. La sera del primo dell’anno la BBC trasmetterà un episodio speciale, che sarà poi proiettato il 12 e 13 gennaio nei cinema italiani, The Abominable Bride sarà ambientato in epoca vittoriana, nel 1895; storia originale non ispirata da uno dei racconti di Doyle, che vede però Holmes nuovamente nella sua epoca “originale”.
Elementary, la seconda, è invece una serie americana. Gli showrunners e la CBS hanno provato e osato stravolgere un po’ le carte in tavola, non è ambientato nella classica Londra ma a New York. Altro cambiamento, forse il più grande, John Watson diventa Joan Watson interpretata da Lucy Liu! Non si tratta comunque dell’unico cambiamento, ma meglio non aggiungere altro se no… spoilers! Questo cambiamento, coumunque, dà la possibilità di esplorare una possibile “love story” tra i due personaggi protagonisti (del resto molti, leggendo i libri di Doyle, hanno percepito una componente di amore/ammirazione tra i due personaggi). Sherlock è interpretato da Jonny Lee Miller e la sua interpretazione non ha nulla da invidiare rispetto a quella di Cumberbatch, erfette entrambe.
Una serie molto seguita ma molto discussa, non solo per i suoi contenuti, ma criticata spesso dai lettori dei romanzi è Game of Thrones, ispirata alle Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin. Saga non ancora conclusa e con un finale ancora aperto che i lettori stanno aspettando impazientemente, per questo motivo nella serie tv, dalla quinta stagione in poi, ci si discosterà quasi definitivamente dai romanzi. Martin ha dichiarato di avere un’idea generale su come finirà la storia: «Conosco il finale, conosco la fine delle vicende dei personaggi principali e conosco i principali punti di svolta ed eventi dei libri, ma questo non vuol dire che conosca ogni singolo colpo di scena ancora di là da venire». È molto probabile quindi che per la conclusione della serie l’autore dei libri abbia dato indicazioni a David Benioff e D.B. Weiss, i due showrunners.
Rivelazione del 2015 è, inoltre, serie di Amazon che è l’adattamento del romanzo La svastica sul sole (L’uomo nell’alto castello) di Philip K. Dick . La serie riporta l’idea dell’autore di una storia contemporanea alternativa dove Hitler e l’impero giapponese hanno sconfitto gli alleati nella seconda guerra mondiale, raccontando le storie di alcuni protagonisti in quella realtà. La serie è stata criticata per gli argomenti ancora tabù e per i suoi poster con simboli nazisti, ma è stata apprezzata per come è stata scritta e diretta, dando una seconda vita al romanzo di Dick.
ABC family, che presto cambierà nome in Freeform, ci riprova a rendere una versione dei romanzi di Cassandra Clare: Shadowhunters, da quel poco che si è visto, tra i trailer e i dietro le quinte le aspettative sembrano soddisfare i fan del mondo creato dalla Clare, ora dobbiamo solo aspettare il 12 gennaio per verificare che le nostre speranze non siano vane.
The Shannara Chronicles, la serie è basata sull’omonima serie di romanzi fantasy scritti da Terry Brooks, verrà trasmessa da Mtv a partire dal 5 gennaio. Ambientata centinaia di anni dopo la distruzione della civiltà, la serie segue le avventure della principessa elfica Amberle Elessedil (Poppy Drayton), del giovane Wil Ohmsford (Austin Butler), metà elfo e metà umano, e dell’umana Eretria (Ivana Baquero); i tre si imbarcano in un viaggio per salvare l’albero elfico Ellcrys e proteggere le Quattro Terre dal mondo dei Demoni.
Bryan Fuller (Hannibal) tornerà con una nuova serie: American Gods, serie ispirata dall’omonimo romanzo di Neil Gaiman, non si hanno ancora notizie sul cast, su come verrà trattata la trama, l’unica notizia certa sono i produttori Fuller e Gaiman e questo basta a tranquillizzare gli animi. Nel 2014 la HBO rifiutò la serie, il progetto rimase sospeso fino a quando non fu presentato al canale Starz, che non è alla sua prima trasposizione perché già trasmette con successo Outlander, tratta dai romanzi di Diana Gabaldon.
Netflix e David Fincher torneranno a collaborare per Mindhunter, la serie è ispirata al libro “Mind Hunter: Inside the FBI’s Elite Serial Crime Unit” dei due ex agenti speciali John Douglas e Mark Olshaker, il crime drama narra il lavoro di Douglas nella caccia a famigerati serial killer e del fatto che venivano intervistati da lui dopo la cattura per migliorare le tecniche di profiling.