Cattelan e la banana: “Non mi importa se è stata mangiata”
Arte Rivista – Basilea
Ha fatto ormai il giro del mondo la notizia dell’ultima opera di Maurizio Cattelan “Comedian”, presentata ad Art Basel Miami (la banana-scultura, frutto vero appeso con lo scotch alla parete dello stand del gallerista Perrotin), facendo impennare i social e anche i visitatori che sostavano davanti all’opera.
Ancor di più dopo che l’artista David Datuna ha deciso di strapparla dal muro e di mangiarla in pubblico guadagnando anche per sé quei quindici minuti di celebrità che Warhol non ha mai negato a nessuno. Un gesto che non avrà conseguenze legali perché né il gallerista né l’artista procederanno in tal senso.
“Ci sarà sempre qualcuno che tira giù un mio pupazzo, mi ruba un cesso d’oro o si mangia la banana, tutto ciò alla fine aiuta una certa narrativa che ruota attorno al mio lavoro. Non m’importa nulla che sia stata mangiata, perché ciò che conta è solo l’idea” è stato il commento di Cattelan sull’accaduto.
Per precauzione, comunque, il gallerista ha deciso di non esporre più una nuova banana, anche perchè l’opera è proposta al prezzo di 120-150 mila dollari. E alcuni musei sono in lizza per l’acquisto. L’opera, in edizione di 3, più due prove d’artista, è accompagnata anche da debite istruzioni ad uso dei collezionisti: il frutto si può rimpiazzare ogni dieci giorni.