Category Archives: Grafica

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Postcards from Quarantine, sinergie grafiche dalla quarantena

Arte Rivista – Milano

Il lockdown non ferma l’arte.

Uniamo tutti gli elementi: un insegnante molto creativo, dei ragazzi altrettanto creativi, un istituto di creatività e una casa editrice in grande movimento.
Rimasti bloccati dal lockdown che ci ha attanagliato tutti, esplodono di creatività.

Nasce il progetto Postcards from Quarantine, una raccolta dei migliori lavori degli studenti dello IED di Milano coordinati da Giuseppe BOB Liuzzo, che ha lanciato loro alcune sfide per raccontare il tema dell’isolamento a causa dell’emergenza COVID19.

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I temi delle sfide proposte riguardavano la città (“MiyLan”), con “The real virus” un invito a riflettere su quello che infetta la società, sottolineando l’esigenza di continuare a costruire restando confinati nelle proprie case in “Stay Close(d)” per finire con gli ultimi temi, “ContagioUS”, “2Morrow” e “Plan B”.

E grazie alla collaborazione con 4Graph, la tipografia online che ha prestato attenzione a questa iniziativa fin dalla prima sfida. È stato creato un volume che raccoglie i migliori tra i tantissimi lavori raccolti.

Il libro, non in vendita, è stato pensato per gli autori selezionati.

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Il pionere della pubblicità Metlicovitz in mostra a Trieste

Arterivista, Trieste

La città di Trieste dedica una grande retrospettiva monografica a Leopoldo Metlicovitz, pioniere della cartellonistica pubblicitaria.

Fu autore di decine di manifesti memorabili, dedicati a prodotti commerciali e industriali, ma anche a grandi eventi come l’Esposizione internazionale di Milano del 1906, a famose opere liriche (come Turandot e Madama Butterfly) e a film dell’epoca del muto (primo fra tutti Cabiria).

La mostra, organizzata nel 150° anniversario della nascita di Metlicovitz, sarà aperta al pubblico fino al 17 marzo negli spazi del Civico Museo Revoltella e del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Curata dallo storico dell’arte Roberto Curci, l’esposizione presenta oltre 70 manifesti (alcuni di dimensioni “giganti”), oltre a dipinti e a una ricca selezione di “grafica minore” (cartoline, copertine di riviste, spartiti musicali).

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Migliori Artwork dai BAFTA 2016

Arte Rivista – Londra

Con l’avvicinarsi della tanto attesa Notte degli Oscar si iniziano a fare le prima previsioni di vittoria e tifare per i propri film o attori del cuore.

Vogliamo proporvi una selezione di poster creati ad hoc per la categoria Best Film dei BAFTA, i premi elargiti annualmente da un’organizzazione britannica (British Academy of Film and Television Arts) che storicamente prevedono i vincitori del più ambito ed internazionale Academy Award.

Il concept e lo sviluppo di questi artwork è di Levente Szabó, artista selezionato dalla direzione dei BAFTA, che ha declinato il tema “Window to Another World” per tutta l’identità visuale.

«The theme of the campaign is ‘Window to Another World’, a concept that speaks of screen as a magical portal we peer through to experience a vast realm of adventures. This concept explores how the experience of cinema is one that takes place not just within the limits of the screen, but within the limitlessness of our own imaginations.
To express this idea, ’Window to Another World’ uses a deceptively simple framing image, within which we can glimpse an epic adventure unfolding.»

 

 

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Carol

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Spotlight

 

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Bridge of spies

 

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Big Short

 

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The revenant

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Se i poster dei film nominati agli Oscar dicessero la verità

Manca all’incirca un mese alla serata di premiazione degli Oscar, ma le congetture su chi vincerà le ambite statuette già si sprecano.
Sarà l’anno di Leonardo Di Caprio? Oppure dovrà mettersi ancora da parte e lasciare la gloria a qualcun altro – magari più aggraziato di Lady Gaga?

Lady Gaga l'ha già messo in riga

L’Oscar lo vincerà forse Bryan Cranstone, per redimersi dal suo più grande peccato? Per chi non lo sapesse si tratta di aver partecipato al remake di Godzilla nel 2014: non sono cose che si dimenticano.
E se fosse Eddie Redmanye a bissare il successo dell’anno scorso e dare il colpo di grazia al cuore del protagonista di Revenat – Redivivo?
The Martian riuscirà a… No, siamo seri, è già tanto che sia arrivato fin lì e nemmeno Adam Kadmon è riuscito a trovare una spiegazione fin ora.
Ma su Sopravvissuto – The Martian non siamo stati gli unici ad ironizzare, infatti ci ha già pensato TheShiznit.co.uk, che non le ha mandate a dire nemmeno agli altri film che hanno ricevuto una o più nomination.

Il sito britannico ha creato dei poster “onesti” e molto divertenti, che ben riassumono il senso dei lungometraggi candidati, strappando spesso qualche sorriso e non solo.
Ecco a voi quindi il meglio che il cinema ci ha offerto quest’anno, presentato in modo “onesto”!

Revenant – Redivivo
Nomination nelle categorie: 
miglior film, miglior attore protagonista, miglior regista, miglior attore non protagonista, miglior montaggio, miglior scenografia, miglior fotografia, migliori costumi, miglior trucco e acconciature, migliori effetti speciali, miglior sonoro.

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Il caso Spotlight
Nomination nelle categorie
: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio.

SPOTLIGHT

 

La grande scommessa
Nomination nelle categorie
: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio.

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The Danish Girl
Nomination nelle categorie
: miglior attore protagonista, miglior attrice non protagonista.

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Inside Out
Nomination nelle categorie: miglior sceneggiatura originale, miglior film d’animazione.

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Carol
Nomination nelle categorie: miglior attrice protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, migliori costumi, miglior colonna sonora originale.

 

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Mad Max: Fury Road
Nomination nelle categorie: miglior film, miglior regia, miglior montaggio, miglior scenografia, miglior fotografia, migliori costumi, miglior trucco e acconciature, migliori effetti speciali, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro.

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Sicario
Nomination nelle categorie
: miglior fotografia, miglior montaggio sonoro, miglior colonna sonora originale.

SICARIO

 

Steve Jobs
Nomination nelle categorie: miglior attore protagonista, miglior attrice non protagonista.

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Sopravvissuto – The Martian
Nomination nelle categorie: miglior film, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior scenografia, migliori effetti speciali, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro.

MARTIAN

 

Il ponte delle spie
Nomination nelle categorie: miglior film, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura originale, miglior scenografia, miglior sonoro, miglior colonna sonora originale.

BRIDGE

 

Joy
Nomination nella categoria: miglior attrice protagonista.

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Brooklyn
Nomination nelle categorie: miglior film, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura non originale.

BROOKLYN

 

Room
Nomination nelle categorie: miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura non originale.

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The Hateful Eight
Nomination nelle categorie: miglior attrice non protagonista, miglior fotografia, miglior colonna sonora originale.

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Nomination nelle categorie
: miglior sceneggiatura originale, migliori effetti speciali.

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Enel Energia – Visual restyling selvaggio?

Arte Rivista – Madrid

Il 25 Gennaio a Madrid il gruppo Enel Global ha presentato la sua nuova visual identity, sostituisce l’iconico marchio con l’alberello e la lampadina nascosta nel bianco creato dal grande  Bob Noorda nel 1998.

 

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Il nuovo marchio è stato affidato all’agenzia Wolff Olins che ha creato un sistema d’identità “fresco e innovativo” che andrà a modellare la grafica di tutte le aziende del gruppo (in Italia, Spagna, Grecia ed altre aziende collegate come Enel Green Power) in modo da rendere riconoscibile il gruppo d’appartenenza.

 

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Subito dal web sono arrivati commenti da addetti ai lavori e non, insulti e complimenti, noi vi lasciamo col pensiero dell’ormai sempre più affermato BOB, esperto di Branding su YouTube.

Locandine d’epoca di film contemporanei – le grafiche di Peter Stults

Per la serie, come photoshop ha cambiato la percezione delle grafica, Peter Stults, grapich designer nato e cresciuto nella California del Nord, “deviato” da photoshop intorno ai 17 anni adesso realizza una serie di locandine alternative a quelle dei film originali. Questo lo ha portato ad iniziare ad esporre in giro i suoi lavori ed essere anche notato dalla community di grafici di Adobe Behance, dove lui stesso tiene il suo totale portfolio artistico.

Qui di seguito una serie di lavori che cambiano totalmente il sapore dei film protagonisti, da Iron Man agli Avengers, da Walter Mitty a V per Vendetta, passando per The Social Network, Le Iene e Amore Bugiardo.

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“I sogni segreti di Walter Mitty”, diretto da Blake Edwards, starring Peter Sellers
Peter Stults

“V per Vendetta” con Audrey Hepburn e George Lazenby

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“Spring Breaker” con James Dean

"The Social Network" (2009), diretto da Mike Judge, starring Michael Cera via Peter Stults

“The Social Network” (2009), diretto da Mike Judge con Michael Cera

"The Avengers: Age of Ultron" (1944), diretto da William Wyler, starring Clark Gable

“The Avengers: Age of Ultron” (1944), diretto da William Wyler, starring Clark Gable

"Le iene", diretto da Lewis Milestone con Frank Sinatra

“Le iene”, diretto da Lewis Milestone con Frank Sinatra, Dean Martin e Spancer Tracy

 

"Amore Bugiardo" (1968), diretto da Arthur Penn con Marlon Brando

“Amore Bugiardo” (1968), diretto da Arthur Penn con Marlon Brando

"Iron Man" (1966), diretto da John Sturges con Paul Newman

“Iron Man” (1966), diretto da John Sturges con Paul Newman

Tutte le immagini appartengono a Peter Stults.
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Il segreto di un bravo vignettista? Non prendersi sul serio. Parola di Giovanni Beduschi

Arte Rivista – Milano

Giovanni Beduschi, cartoonist, caricaturista, vignettista, autore satirico e organizzatore di eventi umoristici ci racconta il suo ultimo libro, Il mondo di Gio, Cris e Ricky. Mettendo in scena la propria famiglia l’autore coglie, deforma ed amplia il lato comico presente nella vita di tutti i giorni.

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Come nasce il tuo ultimo lavoro? 

In realtà è nato quasi per gioco. Un giorno in macchina ho sentito alla radio la voce di Don Antonio Mazzi che diceva che in un periodi di difficoltà e di tragedie come quello in cui ci troviamo la cosa che resiste e su cui è ancora possibile contare è la famiglia. Questa idea mi è piaciuta subito e così me la sono segnata e per un po’ non ne ho fatto niente. Poi mi chiama il mio editore per un libro, ma non mi andava di scriverne uno di satira perciò gli ho proposto qualcosa di diverso: un libro in cui la mia famiglia facesse da protagonista e in cui fossero presenti tutti i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana presi però sul ridere. Il motto è prendersi in giro.

Quanto è presente l’elemento autobiografico?

Tantissimo! Davvero molto su tutti e tre i personaggi (io, mia moglie e mio figlio). Ad esempio la passione del personaggio Ricky per le iguane è presa tale e quale dalla realtà. Ma ci sono anche altri personaggi, amici e conoscenti, sotto pseudonimi. Ho poi aggiunto e modificato storie che mi sono state raccontate.

Qual è la vignetta de Il mondo di Gio, Cris e Ricky a cui sei più affezionato?

Devo dire che mi piace tutto il libro in sé. Anche se l’immagine, più che scena, che trovo più rappresentativa in assoluto è quella in copertina: rappresenta una famiglia pronta per partire per un viaggio con la valigia, l’ombrellone… insomma, una classica foto di famiglia prima della partenza.

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Parlaci un po’ di te. Com’è nata la tua carriera? 

Ormai sono 30 anni che lavoro come vignettista satirico. Tutto è iniziato quando, al primo anno di asilo, lo psicologo chiamò i miei genitori per sapere se i disegni che portavo fossero davvero miei oppure me li avessero fatti loro. Sciolto l’impasse fu chiaro che presentavo già da piccolissimo un particolare e spiccato talento. E così circa a 13 anni mi si è presentata l’occasione di partecipare ad un campo di approfondimento a Scandici e conoscere Sergio Staino. Nel 1994 la mia carriera di vignettista satirico approda sul giornale Zona Nove. Passo poi a lavorare per altre riviste ormai scomparse come Cuore, Tango e Emme, un inserto dell’Unità.  Senza dimenticare le collaborazione con periodici come il Corriere della Serail Giorno, la NotteL’UnitàCralGazzetta,Dipende, ma anche SmemorandaTFROmnibus. Adesso invece mi occupo di organizzare mostre umoristiche.

A proposito di mostre, sappiamo che sei finito pure negli States..

Anche questa volta è nato tutto per gioco. Avevo creato una serie di caricature di attori legati a film americani e ho girato un po’ per l’Italia con questa mostra. Poi, in occasione dei 90 anni della Metro-Golden-Meyer, mi ha contattato una società dicendomi che voleva avere alcuni miei disegni peri festeggiamenti. Pensavo scherzasse, ma alla fine 12 delle mie tavole sono state esposte a Hollywood.

Dagli Usa alla Francia: qual è stato il tuo coinvolgimento nelle iniziative fiorite dopo l’attacco terroristico del 7 gennaio scorso contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi?

Dopo quel giorno è successo che moltissimi disegnatori hanno iniziato a postare sui social disegni miei e di altri inerenti all’accaduto e così ho pensato di creare un e-book gratuito che raccogliesse tutte queste vignette. Al progetto hanno aderito alcuni disegnatori e amici come Lupo Alberto, Staino e molti altri. La raccolta è uscita parallelamente all’edizione del Corriere della Sera su Charlie Hebdo e vorrei dire che, nonostante tutte le critiche che ne sono scaturite per me è stato comunque un modo per omaggiare le vittime di quel giorno.

Di che cosa ti stai occupando adesso?

Al momento collaboro in una mostra sul gioco d’azzardo promossa dalla Casa del Giovane di Pavia ed è la prima mostra itinerante contro il gioco d’azzardo. Il progetto si chiama “AZZARDO: non chiamiamolo gioco” ed è a disposizione gratuitamente di Istituti Scolastici e Comuni che vorranno richiederla. Al momento si trova in una scuola di Foggia. In realtà è stata presentata anche a Bruxelles, davanti ai deputati europei attenti al tema.

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Olimpiadi 2024 – Roma meglio di Los Angeles

Arte Rivista – Roma

Roma Capitale ha presentato il suo logo di candidatura a città ospitante delle Olimpiadi nel 2024, un logo che ha ricevuto molte critiche dal mondo del web ma anche qualche apprezzamento, se visto in un’ottica di comparazione con le altre città candidate.

 

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Un Colosseo che sfuma verso una pista d’atletica, il tutto colorato dal classico tricolore italiano.

Un tratto Hipster per Parigi, Los Angels col suo stile flat LA24, Amburgo si avvicina molto al famosissimo Firefox e Budapest ancora non ha presentato la sua versione.

Prendiamo spunto dal video di BOB per farvi raccontare le impressioni visive date dai loghi delle altre città in competizione con Roma per questo evento importantissimo.

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Tony Futura e il profilo instagram più creativo del mondo

Instagram è ormai sempre più una valvola di sfogo (ma anche una vetrina) per fotografi e designer da tutto il mondo. Sicuramente un profilo che merita attenzione per la sua grandissima creatività e irriverenza è quello di Tony Futura (@TONYFUTURA), designer berlinese che, ad oggi, conta “soltanto” 36mila follower e migliaia di click sul suo blog di tumblr.

Le sue creazioni surrealiste si prendono gioco della società consumista, unendo delle fortissime icone della pop-culture al materialismo della società occidentale contemporanea, senza mai però perdere una vivace carica sessuale.

Se adorate questo tipo di trash ipnotico dovete assolutamente iniziare a seguirlo!

 

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Tutte le immagini sono di proprietà di Tony Futura.

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I Love NY – l’amore oltre la grafica

Arte Rivista – New York

«il bello di New York è che è molto complessa, ci sono talmente tanti colori e idee diverse contemporaneamente, che se tenti di viverle tutte insieme svaniscono nell’oscurità»

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Abbiamo il piacere di presentarvi un’interessantissima chicchierata (definirla intervista sarebbe troppo canonico) tra il nostrano Giuseppe Liuzzo nelle vesti di BOB (conosciutissimo sul web) e Milton Glaser uno dei personaggi chiave della storia delle identità grafiche internazionali.

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Milton Glaser

Partendo dalla genesi del più grande successo di Glaser, il conosciutissimo” NY ” del 1977 e di come la trasformazione di quel simbolo del cuore in un verbo sia diventata un’identità che viaggia ancora sulla cresta dell’onda.

Dall’amore verso New York City parte un excursus sulla situazione del graphic design, partendo dal rapporto col marketing a quello del lavoro dei designer stessi.

Ma senza anticiparvi altro vi lasciamo alla visione della loro chiacchierata.