Addio a Claudio Olivieri, maestro della pittura analitica
Arte Rivista, Milano
Claudio Olivieri, considerato tra gli artisti più influenti della corrente analitica e tra i massimi esponenti della pittura italiana contemporanea, è morto nella notte tra il 16 e il 17 dicembre. Aveva 85 anni.
Nato a Roma nel 1934, Claudio Olivieri si trasferì a Milano nel 1953, dove studiò all’Accademia di Brera, mostrando già un interessamento al linguaggio dell’Informale. Il primo dipinto è datato 1959 mentre la sua prima mostra fu presentata nel 1960, presso il Salone Annunciata di Milano.
Da quel momento, la sua carriera artistica conobbe un rapido sviluppo, partecipando alle Biennali di Venezia nel 1966, 1980, 1986 e 1990, con una sala personale. I suoi quadri sono stati esposti inoltre alla Quadriennale di Roma nel 1973, a Documenta 6 nel 1977 e in numerose gallerie sia in Italia sia all’estero, dalla Galleria Lorenzelli di Milano, nel 1978, alla Galleria d’Arte Niccoli di Parma, nel 1988. Alcune delle sue opere più importanti sono custodite nei principali musei italiani tra i quali il Museo del Novecento e le Gallerie d’Italia, a Milano, la Galleria d’Arte Moderna, a Torino, e il MAMBO, a Bologna.
Dal 1993 al 2011 è stato titolare della cattedra di Arti Visive e Pittura alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.