3 febbraio 2016
CATEGORIA: Cinema

1981: Un’indagine a New York – Non il solito Thriller

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Arte Rivista – Torino

Terzo lungometraggio per il regista americano J. C. Chandor, 1981: Indagine a New York (A Most Violent Year) con protagonisti Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il film è stato presentato in anteprima mondiale come apertura al AFI Fest, il 6 novembre 2014, uscito nelle sale americane il 31 dicembre 2014.

Stiamo parlando di un thriller ambientato a New York nell’inverno del 1981, uno degli anni più violenti nella storia della città.

Racconta le vicende di Abel Morales (Oscar Isaac), un immigrato ispanico che cerca di espandere la propria piccola  compagnia petrolifera, ma la decadenza e la corruzione minacciano di distruggere tutto quello che ha costruito, mettendo a dura prova la sua incrollabile fede nella giustizia.

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«You should know that I have always taken the path that is most right. The result is never in question for me. Just what path do you take to get there, and there is always one that is most right. And that is what this is»

Con questo film Chandor vuole mostrare come le migliori intenzioni cedano il passo al puro istinto, anche quando arriva il momento dove si è più vulnerabili nel compromettere ciò che sappiamo essere giusto.

Oscar Isaac con questa interpretazione da la conferma della sua versatilià nell’interpretare una molteplicità di ruoli, dal cantante folk in A proposito di Davis, all’eccezionale pilota Poe nell’ultimo Star Wars, dando credibilità ad ogni sua interpretazione.

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Jessica Chastain interpreta la moglie di Abel, inizialmente lo supporta e incoraggia, non nascondendo le sue preoccupazioni di moglie. Nel complesso il film è interessante grazie alle scelte registiche operate da Chandor, il regista riesce perfettamente a catturare la violenza di quel periodo tra i drammi sul lavoro e i problemi in famiglia del protagonista.

Il ritmo del film è altalenante, purtroppo la prima parte trascorre lenta e la storia stessa, per quanto interessante, si svolge senza alcuna verve, dando poco risalto alle scene di suspence, fortunatamente nel finale la pellicola sfodera un ritmo più sostenuto da rendere piacevole la fruizione.

Non è il solito thriller.

Articolo scritto da:
Martina Andrea Ponti

Martina Andrea Ponti

Nata a Milano il primo dell’anno del 1991. Dopo essersi laureata in Scienze Umanistiche della Comunicazione, dopo un anno di Specialistica in Scienze della Musica e dello Spettacolo, decide di cambiare tutto e trasferirsi a Torino per studiare Cinema e Media. Per Arte Rivista si occupa di cinema e fotografia.
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