1 dicembre 2015
CATEGORIA: Oriente

Feng Zhengjie – Biografia d’artista

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Arte Rivista – Sichuan

I mostly try to find a way to express my emotions, not to criticize or be provocative. Behind these images of women in my works can be found firstly emotion but also forms of criticism, provocation, introspection… A new understanding of the world. Because I am a person who lives in this country at this moment. On the one hand, people watch a new world that has changed considerately. For example, they can acquire knowledge in the contact with these new things, improve their quality of life and have more opportunities to flourish. It’s positive. On the other hand, this new world also brings changes, not only material but also in value judgments. For example, feelings of anxiety in the face of extreme materialization. It’s negative. My view is like a coin with two sides. My works convey a state of mind: curiosity and perplexity between which exists a conflict.

Feng Zhengjie nasce nel 1968 in Cina da una famiglia di etnia Dai nella provincia del Sichuan, luogo in cui la maggioranza etnica è costituita da Han. Feng Zhengjie, famoso pittore moderno e insegnante specializzato in pittura ad olio, si è laureato all’Accademia di Belle Arti del Sichuan, dove conseguì anche il dottorato. Divenne professore associato all’Accademia di Belle Arti di Pechino, città in cui vive attualmente.
L’arte volgare e kitsch degli anni novanta, portavoce di un atteggiamento di satira e di critica sociale molto duro, fa parte della visione artistica contemporanea di cui Feng Zhengjie è rappresentante.

Con lui nasce infatti la cosiddetta Art Gaudy. Focalizzandosi esplicitamente sulla realtà sociale, l’artista riesce a infondere l’ arte kitsch nei suoi ritratti, seguito a ruota da molti artisti cinesiche si ritrovarono ad adottare anch’essi questo stile volgare.

 Feng Zhengjie continua, ostinato, a dipingere occhi strabici da colori kitsch, personaggi con iridi brillanti e contorni netti e di dimensioni sempre maggiori. Dando sempre più forza all’espressività individuale, abbandona gli elementi decorativi eccessivi e le descrizioni troppo articolate che richiamano la tradizione, in nome di elementi ancora più succinti e di impatto. Esattamente come Yue Minjun e altri artisti di quel tempo, Feng Zhengjie è oggi uno dei personaggi più rappresentativi  e di successo.

Esperienze artistiche

Feng Zhengjie iniziò ad avere successo nel 1992, soprattutto a Taipei e ad Hong-Kong. Quando frequentava ancora l’accademia di belle arti del Sichuan, gli piaceva cimentarsi nelle letture delle complesse teorie di Hegel. Così che quando successivamente entrò in contatto anche con la cultura pop, le forze di due culture così diverse si scontrarono tanto da produrre nell’autore considerevoli crisi di identità. Trovandosi faccia a faccia con queste nuove insicurezze Feng Zhengjie raccolse tra le mani il “bisturi” con cui avrebbe sezionato, seppur con delicatezza, la società: che fossero persone famose o semplici parenti e amici, diventarono tutti vittime dal pennello di Zhengjie.

Questa analisi così minuziosa di costumi e pensieri accese una disputa tra Feng Zhengjie e il suo professore di università: l’autore decise di scrivere la sua tesi di laurea sull’aborto. Ma perchè? Corse sicuramente dei rischi presentando questa tesi, ma infine la laurea ebbe un successo clamoroso dal quale seguì la produzione delle serie Recounting of Skin e di  A Beautiful Deception, che diedero alla sua arte l’appellativo di “arte kitsch”.

La sua prima opera di arte kitsch fu Romantic Trip. Nel 1996, appena arrivato a Pechino si ritrovò senza soldi e a fare i conti con la sua incapacità ad adattarsi a situazioni sconosciute, ma trovò subito nuova ispirazioneda un film sul matrimonio : di questa immagine di matrimonio, guardata con occhi di un estraneo, Feng Zhengjie ce ne restituisce una rappresentazione comica e divertente. Dipingere sguardi sempre molto felici nonostante il suo parere contrario non può che mettere in risalto la satira che dipinge sapientemente col suo pennello critico.

La collezione Romantic Trip venne richiesta da importanti collezionisti, e ciò permise a Feng Zhengjie di essere ancora più conosciuto. Dopo molti anni, una serie di opere che rappresentavano la natura femminile cinese nell’espressività, nei gesti, nel belletto del viso e delle labbra hanno attirato l’attenzione di molte persone come Zhang Mangyu, Lu Yang e altri personaggi famosi. Questa serie prende il nome di Chinese Portrait. Capelli rossi e sguardi strabici sempre differenti diventano la sua firma riconoscitiva, e nelle mostre sia in Cina che all’estero contribuiscono a farlo divenire uno degli artisti più amati e degni di memoria.



Opere e peculiarità

Dal 2009 Feng Zhengjie lavora alla creazione di un’opera composta in due sezioni: Floating Floras e Radiancy.

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Floating Floras

In  Floating Floras vi sono dipinti che rappresentano il viso di donne avvenenti oppure, al contrario, di scheletri, dai tratti sfumati e confusi, che trasmettono distanza e indifferenza, cosparsi di piccolissimi e incantevoli fiori delicati, come se cadessero giù verso la fine del quadro fino a posarsi sulla linea visiva degli spettatori. Un’immagine commovente che sembra riesca ad attrarre anche da lontano i pensieri della gente, facendo venire voglia allo spettatore di entrare nel tempo e spazio del quadro, nella comprensione di questa vita che è eterna ma mutabile, rappresentata dai fiori che nascono e sfioriscono.
Nel pensiero motore dell’opera in due serie c’è un chiaro riferimento autobiografico, dice Feng Zhengjie; si potrebbe dire un’opera molto semplice, creato su percezioni che nascono da problemi come l’adolescenza, la morte e la vita. Non c’è una ragione più profonda e complessa, è diretta rappresentazione delle emozioni. L’autore dice di non essere ancora riuscito a tradurre le emozioni in pensieri, usa semplicemente il suo punto di vista per metterli in mostra.

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Radiancy

Per quanto riguarda Radiancy, Feng Zhengjie rappresenta bellissime donne-simbolo, con labbra rosse socchiuse, dipinte con colori luminosi, in diverse pose. Con questi colori così brillanti i personaggi sembrano quasi gloriosi, divini. Feng Zhengjie ha spiegato che l’opera inizia con un esperimento, non nasce da un impulso istintivo, ma l’ha sviluppata a poco a poco su idee precedenti. L’unica idea conduttrice e costante è questa luce brillante per ogni ritratto, elemento che rimane ancora il più caratterizzante dell’opera.
Le sue opere spesso nascono da una riflessione momentanea su differenti situazioni, così qualche volta nel procedimento creativo dell’opera non c’è un chiaro collegamento logico, ma solo istinto.
La trasposizione in linguaggio avviene di solito a completamento dell’opera, in modo da poter ripensare all’opera e dargli voce. Pertanto, è difficile spiegare le idee tramite le parole e il linguaggio

Critica delle opere

Feng Zhengjie è davvero cosi popolare tra la gente? Attira l’interesse delle masse? Mostra figure modaiole in una società consumista? Alla gente piacciono davvero i volti di donne dai colori freddi e accecanti?

Nel processo di creazione Feng Zhengjie ha scelto l’impudenza e la caparbietà, ha abbandonato le caratteristiche cerimoniali scegliendo i suoi grandi ritratti di volti. Le labbra profonde sanno rendere esplicito ciò che è implicito, usando il matrimonio, gli spiriti del cielo, il desiderio sessuale in una nudità erotica, le labbra socchiuse e profonde ha così raggiunto il suo obbiettivo.
La realtà di queste labbra è una seduzione profonda, gli spettatori riescono a nutrire il loro spirito guardandole.

Chiunque nota il personaggio dall’iride luminosa, dall’occhio bianco e pupilla verde, restando sorpresi e quasi impauriti, la natura orribile non viene trasmessa dalle labbra ma dagli occhi e dall’atmosfera creata  con l’uso di questi colori.

Il colore verde e il rosso ricordano le luci  del palcoscenico. I volti con cui ci troviamo faccia a faccia sono totalmente stati creati dal pittore, sono magnetici. Feng Zhengjie non vuole imitare la realtà: crede che ognuno si crea una realtà su misura, che non ne esista una versione valida per tutti, perciò la sua vuole costruirla da solo.

Chinese Portrait K Series 2008 No.36

Chinese Portrait K Series 2008 No.36

Tra le opere in collezioni di Feng Zhengjie troviamo  China e Chinese Portrait, opere speciali e straordinarie che raffigurano  singoli volti di donna. Dipingere lunghi capelli, labbra da un rosso provocante, occhi pieni di carattere, da la percezione del mondo contemporaneo, da cui è semplice scorgere l’opinione dell’autore sulla situazione culturale di una società consumistica. Non è una annotazione errata. È il tema portante delle opera. Poiché anche il suo stesso essere appartiene a questa stessa società, l’autore risulta profondamente innamorato della vita.

Infatti non esclude se stesso, come essere umano, dalla critica che fa alla società, ma si mette in discussione. Pensiamo alla sua prima opera Analisi su me stesso,1992. La percezione sia positiva che negativa di se stesso e l’autoanalisi emerge con forza nel dipinto. Non è una semplice abnegazione, ma nemmeno una affermazione di se; è un’affermazione delle origini reali dell’uomo e della sua esistenza.
Questo concetto è divenuto il punto focale in entrambe le sue collezioni. In realtà le trattazioni sulle origini non solo rendono le sue opere eccezionali, ma in più sembrano quasi irreali. È chiaro che le sue opere vogliano farsi portavoce dei suoi pensieri. Questo tema è la chiave di volta. Ma se si toglie dal quadro questo tema fondante, resta solo la bellezza dell’immagine.. e quindi un classico dipinto.
Oserò dire che le donne che dipinge sono molto belle. Le gocce di pittura che scolano sul quadro creando quelle bocche e quegli occhi  sembrano proprio delle lacrime che cadono dagli stessi occhi e che non possono quasi essere comprese. Cosa si riflette su queste gocce? Come definirle? è un vuoto che si asciuga o acqua che sgorga incessantemente? Forse dipende dalla direzione in cui va la Cina. Nel profondo, spero che la bellezza di queste donne attraversi le cose innate del mondo rendendole magnifiche.

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Romantic Trip 27

Cronologia Esposizioni
2008
Primary Colors, Singapore Art Museum, Singapore.
2007
Paintings of Feng Zhengjie, Tilton Gallery, New York.
Thermocline of Art: New Asian Waves, ZKM (Center for Art and Media), Karlsruhe, Germany.
2006
Paintings of Feng Zhengjie, Tokyo Gallery, Tokyo, Japan.
Very Red and Very Green, Xin Dong Cheng Space for Contemporary Art, Beijing, China.
A Beautiful Deception, Shine Art Space, Shanghai, China.
2005
Paintings of Feng Zhengjie, Marella Gallery, Milan, Italy.
Paintings of Feng Zhengjie, Goethe Art Center, Taiwan.
Paintings of Feng Zhengjie, Galerie De Bellecour, Lyon, France.
Prague Biennale 2, Prague, Czech Republic.
2004
Kitsch As a Face of Chinese Society, Vanessa Art House, Jakarta, Indonesia.
Kitsch As a Face of Chinese Society, Soobin Art Gallery, Singapore.
The Beautiful Poison, Suka Art Space, Korea.
2003
Regards Vers l’Est, Regards Vers l’Ouest, Albert Benamou Gallery, Paris, France.
2002
Paintings 1996-2001, Foundation 314, Bergen, Norway.
Paintings of Feng Zhengjie, M.K. Ciurlionis National Museum of Art, Kaunas, Lithuania.
Packaging, Xin-Dong Cheng’s Space for International Contemporary Art, Beijing, China.
2001
Coolness, Common Ground Art Gallery, Windsor, Canada.
1996
Recounting of Skin, Art Museum of Capital Normal University, Beijing, China.

Fonte: http://www.baike.com/wiki/俸正杰

Articolo scritto da:
Fulvia Gullo

Fulvia Gullo

Nata a Palermo nel 1989, città in cui adesso vive. Ha studiato la lingua e la cultura cinese presso le università Kore di Enna, di Torino e di Shanghai, con dissertazioni finali su temi di letteratura e arte. Ha lavorato sia in Italia che in Cina come interprete, traduttrice (italiano-cinese-inglese) e organizzatrice di eventi culturali e commerciali, tra cui l'ultima edizione della Tianjin Design Week. Adesso lavora a Palermo come traduttrice freelance, e mediatrice linguistica per una società commerciale. Su Arte Rivista si occuperà di raccontare gli artisti e le tendenze dall'estemo oriente.
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