20 marzo 2017
CATEGORIA: Mostre ed Eventi

Cartoline da Mia Photo Fair 2017

copertina-1

Arte Rivista – Milano

Lunedì 13 marzo Mia Photo ha chiuso i battenti nel quartiere di Porta Nuova a Milano promettendoci di tornare, puntuale come sempre, nella primavera 2018. Ed è proprio l’ultimo giorno che abbiamo deciso di avventurarci tra gli stand per vedere ciò che ne era rimasto. Tra studenti della Iulm ormai esausti del pallore delle mura di cartongesso e galleristi intenti a stappare bottiglie di Chianti alle quattro di pomeriggio, macchiando le ultime copie rimaste dei cataloghi, siamo comunque riusciti a trovare qualcosa di bello.

MADEINARTGALLERY, Milano

La galleria milanese è riconosciuta come spazio d’arte contemporanea cinese, dove è possibile incontrare racconti di una storia umana, che, sebbene così geograficamente distante da noi, hanno permeato la storia mondiale. Qui troviamo artisti del calibro di Xie Dechen , Xiao Lu, Gao Brothers, Su Haoxu e Zhang Hong Mei.

Xiao Lu è la prima artista performer donna in Cina e presenta a Mia una serie di scatti dal titolo “One” rappresentanti una sua performance durante la quale si rovescia addosso del liquido nero. Gli scatti quindi, oltre alla loro bellezza intrinseca diventano documento storico di una fatto realmente avvenuto.

Su Haoxu, con la serie “The era of Joy”

 

foto 1

 

OFFICINE DELL’IMMAGINE, Milano

Arrivati a questo stand siamo stati catturati dalla profondità degli sguardi dei ritratti dell’artista franco-algerina Halida Boughriet. L’artista si è sempre concentrata sui conflitti sociali e familiari, costanti nelle relazioni umane. Qui presenta alcune fotografie della serie “Pandora”, dove le tensioni sono rese visibili attraverso i corpi di bambini, posizionati in spazi ristretti, pervasi da un’atmosfera strana e senza tempo, uno sfondo neutro e quasi privo di emozioni.

http://halidaboughriet.com/

 

foto 2

 

BOXART, Verona

Un altro artista cinese, Liu Bolin, già presente l’anno precedente con “Migrants”, ora in esposizione a Palermo. Bolin prende fisicamente parte al progetto mimetizzandosi completamente con lo sfondo. Nella fotografia “Soft drinks”, presente a Mia 2017, intende esprimere il suo dissenso nell’impiego di plastificanti all’interno degli additivi alimentari.

 

Chinese artist Liu Bolin waits for his colleagues to put a finishing touch on him to blend into rows of soft drinks in his artwork entitled "Plasticizer" to express his speechlessness at use of plasticizer in food additives, in his studio at the 798 Art District in Beijing, China, Wednesday, Aug. 10, 2011. (AP Photo)

 

Molto meno socialmente impegnato il lavoro di Richard Heeps, esposto nello stand BLEACH BOX PHOTOGRAPHY GALLERY, Cambridge.

Bleach Box è una galleria che raccoglie i lavori di artisti intenti a sperimentare il rapporto tra tecniche innovative e tradizionali. Qui abbiamo trovato i lavori della serie “Ordinary places” di Heeps. I soggetti sono infatti luoghi semplici, quotidiani, colti soprattutto nel loro aspetto cromatico, una fotografia molto estetica e piacevole fatta di tinte pastellate.

Articolo scritto da:
Vanessa Martinoli

Vanessa Martinoli

Con la passione per il colore dal 1994, tra Varese e Milano trova l'habitat ideale dove coltivare la scrittura e la passione per l'arte in ogni sua forma. Laureanda in Lettere moderne non smette di credere in un futuro professionale costellato di vernissage e carta stampata.
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